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05 Giu 2023

1 Giugno 2023

I prezzi delle abitazioni usate in Italia hanno fatto registrare un lieve aumento dello 0,2% nel mese di maggio fissando il valore medio del mattone a 1.858 euro/m2, secondo l’ultimo indice dei prezzi di idealista. I dati elaborati dall’Ufficio Studi del portale leader per sviluppo tecnologico in Italia evidenziano un incremento dell’1,9% dei prezzi su base annua. Milano, stabile a maggio, rimane la più cara per comprare casa con una media di 4.988 euro/m2

Regioni

A livello regionale sono quindici le zone che seguono la tendenza positiva, con gli indici di rialzo maggiori in Abruzzo, Toscana e Sardegna (su dello 0,6%). Altre 12 regioni presentano aumenti compresi tra lo 0,5% del Molise e lo 0,1% della Campania. Prezzi stabili a maggio in Piemonte e Sicilia. Mentre, le uniche aree a far registrare dei cali sono: Trentino-Alto Adige (-0.1%), Liguria (-0,2%) ed Umbria (-0,3%).

La regione con prezzi al metro più elevati è il Trentino-Alto Adige con i suoi 2.828 euro. La seguono Valle d’Aosta (2.643 euro/m²), Liguria (2.496 euro/m²) e Toscana (2.406 euro/m²). Valori superiori alla media italiana anche per il Lazio (2,187 euro/m2) e la Lombardia (2.146 euro/m2). Sotto la media le restanti 14 regioni, con prezzi compresi tra i 1.829 euro dell’Emilia-Romagna e gli 865 euro del Molise.

Province

Su 106 province monitorate, sono 61 quelle che fanno registrare degli aumenti, trainate da Oristano (3,4%), Rimini (3%) e Trieste (2,9%). Rialzi superiori alla media nazionale dello 0,2% si rilevano in 48 province italiane, con valori compresi tra l’1,8% di Ancona e lo 0,3% de La Spezia. Incrementi sotto alla media italiana nelle restanti 10. Nel mese di maggio sono sei le aree provinciali che presentano gli stessi prezzi dello scorso mese; si tratta di: Perugia, Potenza, Siena, Messina, Reggio-Emilia e Catanzaro. All’estremo opposto sono 39 le province che permangono in terreno negativo con cali compresi tra il -0,1% di Frosinone e il -6,2% di Belluno.

A livello di prezzi, Bolzano con i suoi 4.457 euro al metro quadro è la provincia italiana più cara. La seguono Milano (3.390 euro/m²), Lucca (3.253 euro/m²), Savona (3.099 euro/m²) e Firenze (3.026 euro/m²). Prezzi superiori alla media italiana in altre 24 province con valori che vanno dai 2,647 euro di Imperia, a scendere fino ai 1.879 euro al metro quadro di Latina. Dal lato opposto della classifica dei valori immobiliari, i mercati più economici sono Biella (616 euro/m²), Caltanissetta (672 euro/m2) e Isernia (675 euro/m2).

Capoluoghi

I capoluoghi di provincia sono in controtendenza rispetto all’andamento generale, con 55 di essi in terreno negativo sui 107 monitorati. Belluno (-2,9%), Macerata (-2,8%), Monza (-2,1%), Modena e Gorizia (entrambe -2%) segnano le performance peggiori nel mese di maggio. All’opposto, Vicenza (5,1%) Barletta (4%) guidano l’andamento rialzista.

Per quanto riguarda i principali mercati cittadini, variazioni modeste si registrano sia a Napoli (0,2%) che a Roma (-0,1%), più marcato il calo di Torino (-0,7), stabile Milano, che rimane la città più cara d’Italia con 4.988 euro/m2 seguita da Bolzano (4.474 euro/m2), Venezia (4.430 euro/m2) e Firenze (4.072 euro/m2). Di contro, le città con i prezzi delle abitazioni più convenienti risultano essere Biella (709 euro/m2), Caltanisetta (725 euro/m2) e Ragusa (761 euro/m2).

Nota metodologica

A partire dal rapporto relativo al secondo trimestre del 2022, abbiamo aggiornato la metodologia di calcolo per la determinazione del prezzo delle abitazioni rimuovendo gli annunci di aste dal campione storico di idealista (da gennaio 2012 ad oggi).

Tale approccio permette di minimizzare le distorsioni statistiche derivanti dai prezzi di questi annunci, che non rispecchiano l’effettiva richiesta del proprietario, ma il prezzo di base d’asta (prezzo inferiore al suo valore), e garantisce la massima accuratezza del nostro report. Dal 2021 abbiamo osservato una presenza crescente di annunci di aste sul portale, soprattutto nelle aree urbane, da qui la scelta di intervenire per rimuovere gli annunci prima di procedere al calcolo per minimizzare le distorsioni del campione e far sì che le serie di prezzi generate siano più stabili e rappresentino al meglio i prezzi di offerta. Nel 2019 idealista aveva introdotto una nuova metodologia di calcolo tesa a rendere la nostra analisi dell’evoluzione dei prezzi, specialmente in aree di piccole dimensioni, ancora più robusta che in passato. Per evitare salti nella nostra serie, i dati dal 2007 erano stati ricalcolati con la nuova metodologia. Su raccomandazione del team statistico di idealista/data, divisione specializzata nella gestione di grandi volumi di informazioni e nel data modeling, avevamo aggiornato la formula per indicare il prezzo medio con maggiore certezza: oltre a eliminare gli annunci atipici e con i prezzi fuori mercato, si calcola il valore mediano invece del valore medio.

Con questo cambiamento, oltre ad affinare ulteriormente il nostro indice rendendolo più rispondente alla realtà del mercato, omologhiamo la nostra metodologia a quelle applicate in altri Paesi per ottenere dati immobiliari. Tra le tipologie immobiliari che compongono il campione da analizzare, vengono incluse le case unifamiliari (viletta o chalet), mentre sono esclusi gli immobili, di qualsiasi tipo, che sono rimaste nel nostro database senza ottenere interazioni utente per molto tempo. Inoltre, a partire da questo mese sono state scartate anche le aste. Il rapporto è sempre basato sui prezzi di offerta pubblicati dagli inserzionisti di idealista. Il report completo è consultabile al seguente link: https://www.idealista.it/sala-stampa/report-prezzo-immobile

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