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05 Giu 2023

Pubblicato il Rapporto immobiliare non residenziale 2023 dell’Agenzia delle Entrate

Il settore non residenziale registra una crescita importante nel corso del 2022. Secondo il Rapporto immobiliare 2023 sugli immobili a destinazione terziaria, commerciale e produttiva realizzato dall’Osservatorio OMI dell’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con l’Associazione Italiana Leasing (Assilea), infatti, lo scorso anno sono state compravendute oltre 68mila unità, per un valore di scambio che ascende a 18,2 miliardi di euro

Compravendite e prezzi nel 2022

Lo scorso anno nei tre comparti sono state compravendute oltre 68mila unità tra negozi, uffici e capannoni. Sono stati venduti oltre 13mila uffici (+il 7,6% rispetto al 2021), 39mila negozi (+4,7%) e oltre 16mila unità nel settore produttivo, (+6,9%).Il valore di scambio stimato ammonta a 18,2 miliardi di euro (+8,5% sul 2021): l’incremento più significativo si registra per gli uffici (+27,9%) e in particolare nelle macroaree Nord Ovest e Centro. Sempre con riguardo agli uffici l’aumento delle transazioni si registra in tutto il Paese ma risulta più marcata nelle aree del Centro-Nord (tra il +6,6% del Nord Est e il +11,6% del Centro) mentre il Sud (+1,0%) e le Isole (+2,8%) mantengono una sostanziale stabilità.

Per quanto riguarda, invece, i negozi, più del 30% delle compravendite nazionali si concentra nel Nord Ovest, mentre i tassi di variazione più significativi si sono registrati nelle Isole (+9,4% rispetto al 2021) e al Sud (+8,1%). A livello nazionale la quotazione media annuale degli uffici è circa 1.330 €/metro quadro; quella dei negozi a 1.420 €/metro quadro. Per gli immobili del settore produttivo, invece, si attesta intorno ai 450 €/metro quadro.

Rapporto non residenziale

Agenzia delle Entrate

Leasing immobiliare

Nel 2022 sono stati stipulati 3.105 contratti di leasing immobiliare per un valore di 2,8 miliardi di euro. Dopo l’incremento registrato nel 2021 (+9%), il mercato nel 2022 ha riportato complessivamente una lieve flessione (-3,4%) dovuta alla congiuntura internazionale non favorevole agli investimenti, ma con segnali positivi per gli immobili da costruire (+5,6%), per il comparto industriale (+0,8%) e per alcune aree geografiche come il Centro Italia (+12%) e il Nord-Est (+1,3%). In positivo anche il risultato delle “top 5” del mercato del leasing immobiliare, che nel 2022 registrano una solida crescita (+ 8,5%).

Il leasing immobiliare “costruito”, dopo aver registrato un incremento a due cifre nel 2021, ha visto una diminuzione del 9,2%. Dal punto di vista delle destinazioni d’uso, il leasing su immobili industriali, che rappresenta il 56,5% del mercato, riporta una lieve crescita (+0,8%), mentre le operazioni leasing su immobili commerciali, che rappresentano il 24,9% del mercato, sono diminuite dell’8,7%. In forte riduzione (-26,2%) le operazioni su immobili ad uso ufficio che rappresentano il 10,1% del mercato leasing immobiliare. Passando all’analisi per area geografica, nel Nord Ovest, dove si è concentrato il 36,1% dei finanziamenti, si è osservata una diminuzione del 9,8% rispetto all’anno precedente. Nel Nord Est (36,2% del totale) si è avuta una crescita dell’1,3%. Nelle regioni del Centro (18,9% del totale) si è osservato il miglior tasso di crescita (12,6%), mentre nel Sud (6,7% del totale) si è registrata una flessione del 7,7% e nelle Isole (2,1% del totale), la flessione è stata ancora più significativa (-42,8%).

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