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14 Ott 2022

Quanto chiedono in media le famiglie italiane per il mutuo? A che età si compra casa?

Il Barometro CRIF ha analizzato le richieste di nuovi mutui e surroghe nel primo semestre del 2017 e i dati dell’indagine mostrano un trend ancora in crescita per gli importi richiesti dalle famiglie italiane per i mutui. L’importo medio ha raggiunto quota 125.000 euro, un aumento del 2,00% rispetto al giugno del 2016.

Per quanto riguarda l’importo medio richiesto, i segnali registrati sono incoraggianti: l’analisi del Barometro CRIF ha evidenziato che nel mese di giugno appena concluso il valore medio richiesto è stato di 127.000 Euro. Questo dato è decisamente superiore a quello registrato nel giugno 2016, quando era risultato pari a 123.000 euro.

Il numero delle richieste di mutui e surroghe è diminuito del 5,7%, un dato che si confronta però con un primo semestre 2016 che aveva riportato picchi di volumi; in particolare nel mese di giugno 2017 si è registrato un -7,8% di mutui richiesti, probabilmente a causa del rallentamento delle surroghe in atto da inizio anno.

Aumenta la durata dei mutui.

A fronte di una richiesta mutuo, la durata media è compresa tra i 16 e i 20 anni, scelta dal 24,2% di chi ha compilato un’istruttoria.
A crescere, però, sono le richieste con piani di rimborso che vanno oltre i 20 anni, le quali aumentano del 2%. Questo dato va letto nell’ottica di una maggiore incidenza delle richieste di nuovi mutui rispetto alle surroghe (che per loro natura hanno una durata inferiore). Un segnale, inoltre, della necessità di chi chiede il finanziamento di adottare una soluzione che incida il meno possibile sul bilancio familiare.

Si compra casa tra i 35 e i 44 anni, ma aumentano gli over 45.

La rilevazione del CRIF si sofferma anche sull’età media del mutuatario: si conferma la predominanza della fascia compresa tra i 35 e i 44 anni, con una quota pari al 35,5% del totale. Le richieste di mutuo degli under 44 sono diminuite dello 0,6% rispetto al dato di giugno 2016; un calo bilanciato dal +0,5% registrato nella fascia di età tra i 45 e i 54.

Per Simone Capecchi, Executive Director di CRIF: “La diminuzione del livello rischio di credito ed il perdurare di condizioni ancora estremamente espansive della politica monetaria, sono fattori che aiuteranno lo sviluppo degli impieghi e dei mutui immobiliari.
Le aziende di credito hanno assistito ad un ottimo semestre per il segmento immobiliare nel nostro Paese, con transazioni e forte interesse da parte degli investitori esteri. Raccomandiamo quindi di sfruttare questa favorevole fase espansiva del mercato, interpretando al meglio anche le nuove tecnologie “digital” con cui sviluppare proposte commerciali integrate per l’acquisto casa con un modello open bank”

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